Colonnello Tadeusz Sokolowski – Cittadino onorario di Casamassima

 

prof. Sokolowski

 

Una delle figure più note, rispettata e ricordata dalla generazione anziana di Casamassima, è il Colonello medico Tadeusz Sokolowski, direttore dell’ospedale militare polacco. Nacque il 28 ottobre 1887 a Volinia Worobinie, nel 1896 i suoi genitori si trasferirono a Lodz  dove il colonnello frequentò il liceo classico. Nel 1905, alla vigilia dell’esame di maturità, prese parte allo sciopero della scuola e fu espulso dal liceo con altri tre colleghi riuscendo comunque ad ottenere l’autorizzazione a frequentare le scuole non statali nell’impero zarista. Rientrò a Lodz per partecipare alla lotta rivoluzionaria ed in seguito si trasferì a Cracovia, in quest’ultima città riuscì a superare la prova di maturità iscrivendosi presso l’Università Jagellonica nella Facoltà di Medicina. La scelta della specializzazione in chirurgia fu motivata dal fascino che la personalità del professor Bronislaw Kader ebbe sul giovane Sokolowski. Nel 1913, conseguì la Laurea intraprendendo la carriera di medico e con i primi guadagni potè fare uno stage di specializzazione con il professor Kader.Purtroppo il Primo conflitto mondiale era alle porte, così l’ 8 agosto 1914 fu arruolato e destinato al fronte prestando servizio nella prima brigata della Legione polacca, negli ospedali di Wadowice e Tuszyn e successivamente nella sezione epidemiologica dell’ospedale di Lodz. Nel 1919, quando era un medico della Seconda Divisione della Legione Polacca si ammalò di febbre tifoide, in seguito fu ricoverato nell’ospedale di Varsavia. Dopo la guarigione lavorò presso il 2° Dipartimento di Chirurgia, sotto la direzione del professor Radlińskiego. Nel marzo del 1921 entrò a far parte del Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Varsavia formando in seguito nella città di Torun, dal 1930 al 1933, il primo centro di chirurgia speciale traumatologica ed organizzando successivamente a Varsavia l’Istituto di chirurgia del trauma oltre ad essere redattore e fondatore della rivista “Chirurgia polacca”, l’interesse per traumatologia lo portò a scrivere il libro “Guerra Chirurgia”, pubblicato nel Torun nel 1931 e a mantenere i contatti con i rappresentanti della medicina europea.. Allo scoppio della guerra nel 1939 prese parte ai combattimenti per la difesa della propria terra; dopo l’ordine del Governo di abbandonare le linee di combattimento, riparò come tanti prima in Romania e successivamente in Francia dove prestò servizio come capo chirurgo presso il Centre de Osseuse in Crateil vicino a Parigi. Durante la Campagna di Francia, nel 1940, lavorò con altri chirurghi sul fronte della Lorena trasferendosi in Inghilterra dopo la caduta della Francia. Arrivato su suolo inglese fu trasferito ad Edimburgo lavorando come assistente fino al 1942 quando le esigenze del neonato 2° Corpo polacco lo portarono a dirigere il Dipartimento di Chirurgia dell’ospedale miliatre di Khanagin in Iraq, durante il suo servizio in Iraq il Colonnello scrisse alcuni testi scientifici: “Principi di trattamento delle ferite di guerra” e “Principi di guarigione della frattura”, pubblicato a Gerusalemme nel 1944. Da Khanagin iniziò la marcia di avvicinamento in Italia passando per l’Egitto. Il suo ruolo di chirurgo lo portò anche a ricoprire posizioni analoghe in altri ospedali polacchi, fino all’arrivo a Casamassima dove nei periodi di maggior affluenza dei feriti provenienti dalle battaglie di Montecassino si dedicò agli interventi chirurgici senza sosta.

La sua dedizione di medico e la sua professionalità furono messe al servizio anche dei civili di Casamassima, molti dei quali ancora oggi ricordano il Colonnello Sokolowski ringraziandolo per aver salvato loro la vita, alcune testimonianze sono riportate di seguito. Per gli aiuti prestati alla popolazione l’Amministrazione Comunale di Casamassima con la delibera del consiglio comunale n. 52 del 7 Luglio 1946 concesse all’unanimità al Colonnello Sokolowski la cittadinanza onoraria, nell’occasione la stessa cittadinanza onoraria fu concessa anche al comandante dell’ospedale Colonnello Balaszeskul Franzisek. La cittadinanza fu concessa con la seguente motivazione: “… in segno di viva gratitudine e di riconoscenza dell’immenso bene fatto al popolo durante i due anni di funzionamento in sede dell’Ospedale Militare Polacco, con ricoveri gratuiti, visite a domicilio gratuite, concessioni di medicinali, cure, ecc., il tutto con animo di cristiana fratellanza e con alto spirito filantropico, in circostanze particolarmente gravi del nostro popolo”. Al termine della guerra il Colonnello seguì la smobilitazione dell’ospedale polacco di Casamassima giungendo a East Everling – Diddington dove diresse il dipartimento di chirurgia fino a definitiva smobilitazione. In seguito, a differenza di molti suoi connazionali, scelse di tornare in Polonia dove Nel 1948, su ordine del Ministero della Salute, il professor Tadeusz  Sokolowski divenne direttore del Dipartimento di Chirurgia, Università Medica di Pomerania. Nel 1949 ricevette il titolo du Professore dirigendo l’Accademia Medica di Stettino fino alla pensione nel 1961, aveva 61 anni, 35 anni di esperienza nella professione medica e un sacco di entusiasmo. Durante la sua carriera, la sua grande esperienza in campo traumatologico lo portò ralizzare alcune monogrtafie sul tema: Elementi di dinamica degli arti umani, Principi di trattamento delle lesioni e fratture degli arti, Operazioni nel trattamento delle fratture delle lesioni degli arti. Sotto la sua leadership si formarono molti chirurghi dell’Università di Medicina di Stettino, oggi gemellata con l’Università di Medicina di Bari. Fu consulente di chirurgia anche dopo la pensione, uomo rispettato non solo per il suo passato di medico militare ma anche per aver dato un significativo sviluppo alla medicina polacca. Era un grande maestro, i suoi studenti lo ricordano come un grande studioso, attivista sociale e amico dei giovani come riportato nelle memorie di un suo allievo, George Szulc: “…sacrificale, intransigente e inflessibile nella lotta per le cose che riteneva giusto, è sopravvissuto un turbolento, patriota vita ricca e feconda, soldato e la misura non comuni di medico e insegnante, che ha dato il suo servizio per le forze di tutto l’uomo e la scienza”.

Tra le varie onorificenze conferite è stato insignito della Virtuti Militari,  Croce al Valor Militare, Croce di Monte Cassino, Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia. Morì il 21 Gennaio 1965.